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“Ci spiace tornare a discutere della ristrutturazione dell’immobile che ospita gli uffici della
Prefettura,

ma le numerose ed evidenti inesattezze contenute nella risposta dell’ex presidente della
Provincia Enzo Bruno, ci vedono costretti a chiarire con maggiore dovizia di particolari quanto
accaduto”.
Lo dicono il vicepresidente della Provincia Antonio Montuoro e i consiglieri di maggioranza
Filippo Mancuso, Luigi Levato, Arena Baldassarre, Fernando Sinopoli, Ezio Praticò, Giuseppe
Pisano e Nicola Azzarito Cannella.
“Vogliamo levare ogni dubbio – spiegano -, dal momento che l’ex presidente ha smentito la notizia
dell’avvenuto recupero, grazie al nostro intervento, del finanziamento per la ristrutturazione
dell’immobile dopo che la Regione aveva avviato un procedimento di revoca per il mancato rispetto
dei tempi entro cui si sarebbe dovuto trasmettere l’atto di aggiudicazione definitiva dei lavori”.
“E’ per questo che riteniamo opportuno – proseguono - mostrare la lettera (in allegato, ndr)
contenente il provvedimento della Regione Calabria che, secondo le dichiarazioni rese da Enzo
Bruno, sarebbe inesistente. E lo facciamo perché esiste una realtà che non è giusto travisare, al di là
delle parole che ognuno è libero di pronunciare”.
“Nella missiva in questione – affermano ancora – la Regione spiega in modo chiaro che, a seguito
della nota prot. n. 192971 del 16.06.2016, il settore Infrastrutture, nel riconoscere un contributo di 4
milioni di euro per l’intervento di rafforzamento locale dell’ufficio territoriale del Governo di
Catanzaro, aveva anche dettato i termini temporali (marzo 2017) entro i quali inviare la
documentazione necessaria per bandire i lavori. Ma, stante il lunghissimo tempo che la Provincia
allora guidata da Enzo Bruno ha lasciato scorrere senza fare nulla per mantenere il finanziamento, la
Regione – come si legge nella lettera – ha comunicato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 7, comma 1
e dell’art. 8, comma 2, della Legge n. 241/1990, l’avvio del procedimento di revoca del
finanziamento concesso per la realizzazione dell’intervento suddetto”.
“Chiarire la questione – ribadiscono i consiglieri – era davvero il minimo che potessimo fare -. Non
vogliamo dubitare della sua buona fede, ma Enzo Bruno dice male anche quando afferma che le
comunicazioni della Regione hanno riguardato solamente procedure volte ad accelerare i tempi
della progettazione esecutiva. Nella lettera inviata dal dipartimento Infrastrutture, è chiaro il rigetto
alla richiesta avanzata dall’Amministrazione provinciale da lui guidata, relativa alla proroga dei

tempi al fine di poter avviare tutti gli atti propedeutici all’emissione della gara d’appalto. Bruno,
nella sua risposta, ha asserito che il presidente Abramo avrebbe fatto bene a chiedere informazioni
ai dirigenti per avere più chiara la situazione, ma riteniamo che bene avrebbe fatto lui a farsi una
sana chiacchierata con gli stessi, dal momento che appare evidente che disconoscesse quanto
avveniva in quella che, al tempo, era la “sua” casa. Chiaramente il nostro dialogo con la Regione
Calabria è proseguito, tra incontri e ulteriori comunicazioni scritte, fino a quando non abbiamo
recuperato il finanziamento, grazie anche alla tenacia degli uffici guidati dal dirigente Floriano
Siniscalco. Ma, a questo punto, riteniamo che nessuno si metta più a contestare l’ovvio”.
“Ringraziamo Enzo Bruno – concludono i consiglieri – per l’augurio che ha rivolto al presidente
Abramo di poter ottenere gli stessi suoi risultati positivi. Pur certi che si tratti di un auspicio sincero,
riteniamo che il nostro presidente sia meritevole e capace di conquistare obiettivi di un tenore non
paragonabile a quelli raggiunti da chi lo ha preceduto, così come racconta la sua storia personale”.

Lettera Regione

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