Integrare i progetti della ciclopista dei parchi della Calabria e della sentieristica con attività ricettive, offrire servizi di ristorazione e culturali attraverso la creazione di startup che coinvolgano il mondo dei giovani,
diffondere nei paesini il modello di albergo diffuso, intercettare ulteriori fondi che consentano la nascita di nuove attività a supporto del grande progetto messo in piedi dal Parco Nazionale della Sila, che dovranno ricevere il supporto della Regione per almeno un quinquennio.
Sono alcuni dei motivi per cui il presidente della Provincia Sergio Abramo ha voluto incontrare il commissario straordinario e il direttore del Parco Nazionale della Sila, rispettivamente Francesco Curcio e Giuseppe Luzzi, insieme al direttore della Riserva naturale Valli Cupe, Carmine Lupia.
“E’ un progetto di straordinaria importanza – ha commentato Abramo –, in grado di valorizzare le nostre zone di montagna che potrebbero fungere da traino per un turismo di eccellenza. Non posso che complimentarmi con gli autori di un progetto così ambizioso, che ha tutte le carte per rivoluzionare il modo in cui finora sono state concepite alcune aree del nostro territorio che, seppur di una bellezza eccezionale, non hanno mai raccolto appieno, in termini di turismo, quanto avrebbero potuto. E’ proprio per la rilevanza che questo progetto riveste che è necessario valutare bene ogni dettaglio in modo da non lasciare nulla di indefinito. Ritengo che accompagnare le idee progettuali brillantemente redatte dall’Ente Parco con ulteriori accorgimenti come, ad esempio, alcune attività ricettive in grado di intercettare e soddisfare le esigenze di coloro che sceglieranno di visitare questi percorsi, sia un presupposto utile per rendere ancora più completo quanto già esistente. Ho già incontrato l’assessore regionale Rizzo per discutere di questo progetto e a breve è in programma un altro incontro, al quale parteciperanno anche i responsabili dei Parchi Nazionale della Sila, del Pollino e dell’Aspromonte, per condividere le modalità attraverso cui il disegno potrebbe divenire ancora più ambizioso per generare il massimo gradimento possibile nei visitatori. Nell’occasione, parleremo anche dell’opportunità di utilizzare i fondi destinati ai borghi per la diffusione del modello “albergo diffuso”. Nello specifico, il progetto “ciclopista dei parchi della Calabria” rientra in un’articolata strategia di valorizzazione delle aree protette calabresi. Un grande cantiere verde che ha avuto avvio a fine 2016 con l’approvazione di uno specifico “Piano d’azione” e che vede oggi protagonisti gli Enti gestori dei Parchi e delle riserve naturali regionali. L’itinerario collega il Parco del Pollino con il Parco d’Aspromonte, attraversando i parchi della Sila e delle Serre e le altre aree protette. La ciclopista dei parchi si sviluppa per 545 Km di cui 222 all’interno delle aree protette ed i rimanenti 323 di raccordo fra i Parchi.
Mentre il progetto relativo alla sentieristica mira a migliorare l’accessibilità e la fruibilità dei luoghi proposti con particolare riferimento ai disabili. “I nuovi percorsi da realizzare, recuperare e valorizzare – è descritto nel progetto -, hanno un chiaro interesse collettivo e puntano ad attivare integrazioni e sinergie con il sistema economico e culturale dell’intero territorio regionale ed essere, dunque, parte integrante di una strategia di ampio raggio di promozione del territorio e di tutte le sue risorse. In tale contesto si inserisce come prioritaria la valorizzazione del tratto del Sentiero Italia che attraversa la Calabria nonché della sentieristica interna ai Parchi da collegare allo stesso”. Il Sentiero Calabria, facente parte del Sentiero Italia, è un percorso escursionistico che attraversando longitudinalmente la regione collega le aree naturalistiche, i paesaggi, i borghi, le aree protette che da Reggio Calabria, attraversando tutto il Parco Nazionale dell’Aspromonte, il Parco regionale delle Serre ed il Parco Nazionale della Sila, giunge al Parco Nazionale del Pollino. “La valenza storica e culturale di questo sentiero – si legge ancora nel progetto -, per i luoghi che attraversa e per le vicende che lo hanno interessato nel corso degli ultimi due secoli, prevarica finanche l’inestimabile pregio paesaggistico e naturalistico del percorso, il quale si connota per la spettacolarità delle viste, l’eterogeneità dei paesaggi e la biodiversità vegetale che contraddistinguono l’intero territorio regionale. Tale sentiero, che si colloca sulla dorsale di riferimento della regione, è in sé l’arteria principale su cui scorre la storia indigena sia per quanto concerne gli aspetti naturalistici sia quelli culturali. Tutti gli interventi da realizzare, sono stati definiti tramite procedura concertativa tra gli attori principali individuati dal Programma di Azione, condividendo una visione organica ed integrata di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale regionale. Il progetto di sistema è coordinato dal Parco nazionale dell’Aspromonte. Il Sentiero Italia – Calabria ha una estensione totale di Km 556,93, parte da Reggio Calabria per arrivare a Colle Gandolino, al confine tra la Calabria e la Basilicata.