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Il liceo scientifico E. Fermi di Catanzaro Lido s’ingrandisce con una nuova ala. La decisione del presidente della Provincia Sergio Abramo, di ampliare gli spazi a servizio di

una struttura molto frequentata dagli studenti, è stata illustrata alla preside Rita Agosto nel corso di un sopralluogo avvenuto alla presenza, oltre che del presidente, anche del dirigente del settore Edilizia scolastica, Floriano Siniscalco, del funzionario coordinatore Antonio Leone e del responsabile delle scuole del Catanzarese, Giuseppe Mirante.

Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati gli interventi in programma che renderanno il liceo ancora più funzionale e che si pongono come obiettivo l’ aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici.

L’intervento rientra nell’articolato programma finalizzato alla riqualificazione, messa in sicurezza, implementazione e innovazione dei servizi didattici del patrimonio edilizio-scolastico provinciale, intrapreso fin da subito dall’Amministrazione provinciale.

“L’ampliamento del Fermi di Catanzaro Lido – dice Abramo -, con la costruzione di una nuova ala, è uno degli interventi che abbiamo inserito nel Piano delle opere pubbliche convinti che fosse importante per salvaguardare il comfort degli studenti che decidono, sempre più numerosi, di iscriversi in questa struttura. Altre azioni, coordinate brillantemente dal dirigente Siniscalco, sono previste in altre scuole del territorio. La prossima settimana, ad esempio, consegneremo i lavori di adeguamento alla normativa antincendio e di adeguamento sismico dell’istituto Ipsia di Catanzaro, possibili grazie a un finanziamento ricevuto dal Miur di 792 mila euro”.    

Il progetto di ampliamento del Fermi prevede la realizzazione di un nuovo corpo di laboratori, da annettere alle funzioni didattiche della struttura scolastica esistente, al quale si accederà da via S.Elena e si estenderà su una superficie di m. 20,80 per 15,80.

“Dal punto di vista altimetrico – spiega il dirigente Siniscalco -, si svilupperà su due livelli fuori terra, con copertura piana a terrazza. Sul piano formale, si è pensato ad un organismo architettonico dall’elevata qualità estetica e funzionale, in grado di coniugarsi figurativamente con le limitrofe strutture, immerso in un contesto territoriale con precise peculiarità urbane ed ambientali. Spazi interni ed esterni saranno dislocati in modo da evitare interferenze tra attività incompatibili”.

“Il piano terra – prosegue il dirigente della Provincia -, leggermente rialzato rispetto alla terreno circostante e direttamente raggiungibile mediante una rampa pedonale ed una piccola scala, ospiterà tre laboratori, distribuiti su un corridoio centrale, una zona accettazione, il blocco scala/ascensore, i servizi igienici, un deposito ed il locale tecnico. Al piano primo saranno invece dislocati, secondo lo stesso criterio distributivo del piano sottostante, tre laboratori, i servizi igienici, lo spazio connettivo orizzontale e verticale, i depositi. Per entrambi i livelli, la dislocazione di spazi ed ambienti è stata concepita per mantenere una razionale configurazione dell’intero complesso, così come i sistemi distributivi, orizzontali e verticali, assicureranno l’agevole connessione tra spazi serviti e spazi serventi, eludendo al contempo interferenze tra aree e funzioni non compatibili”. I lavori dovrebbero prendere il via a fine anno scolastico.

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