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Di seguito la nota diramata dal vicepresidente della Provincia, Antonio Montuoro, e dai consiglieri provinciali Baldassarre Arena, Marziale Battaglia, Nicola Azzarito Cannella, Giovanni Costanzo, Gregorio Gallello, Luigi Levato, Filippo Mancuso, Giuseppe Pisano, Ezio Praticò e Fernando Sinopoli:


“Ci sentiamo in dovere di fare chiarezza rispetto alle dichiarazioni, apparse sugli organi di stampa, afferenti al piano di dimensionamento scolastico rilasciate da alcuni amministratori e personale vicino alle istituzioni scolastiche. Abbiamo deciso di ribadire lo stato dei fatti perché non riteniamo che quanto abbiamo avuto modo di leggere rispecchi la realtà. Innanzitutto, ci teniamo a sottolineare che l’Amministrazione provinciale di Catanzaro ha redatto il nuovo piano di dimensionamento scolastico sulla base delle linee guida diramate dalla Regione e dall’ufficio scolastico regionale, badando a salvaguardare i posti di lavoro e ad ascoltare le istanze provenienti dal territorio. Secondariamente, va sottolineato che la scadenza per l’approvazione del Piano era fissata all’ 11 novembre e che si è chiesta una proroga alla Regione proprio per ascoltare in maniera ancora più approfondita le richieste che pervenivano da tutte le Amministrazioni comunali e dalle istituzioni scolastiche. Ma prima di ogni cosa chiediamo rispetto nei riguardi di un lavoro eseguito congiuntamente dall’intero Consiglio provinciale, maggioranza e opposizione, nella massima condivisione e senza tener conto dei diversi colori politici.
Scendendo nello specifico, ci lascia basiti l’atteggiamento del sindaco di Simeri Crichi, Piero Mancuso, e di alcuni assessori e consiglieri comunali che, nell’affrontare la tematica dell’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Simeri Crichi, hanno dimostrato di avere poco senso delle istituzioni attaccando, politicamente e personalmente, l’assise provinciale rispetto al lavoro svolto fino ad oggi. Se si considera che è stato proprio il sindaco Mancuso ad accettare e a condividere la soluzione poi approvata dal Consiglio provinciale, etichettandola come la migliore possibile per il proprio territorio, tutto diventa ancora più incredibile. La condivisione della scelta è stata espressa in un primo momento dagli assessori del Comune di Simeri Crichi durante una riunione svoltasi a Palazzo di Vetro, alla presenza di rappresentanti di ben 5 Comuni ricadenti in quell’area. Ma è stato fatto ancora di più quando, tre giorni dopo la prima riunione, il sindaco Mancuso, gli assessori Brutto e Maria Rubino e il consigliere Domenico Garcea, si sono recati presso gli uffici della Provincia per avere ulteriori ragguagli in merito, alla presenza del vicepresidente Montuoro, dei consiglieri Praticò e Battaglia e del dirigente Floriano Siniscalco. Ancora una volta, al termine della riunione, il Sindaco ed i suoi collaboratori esprimevano in maniera inequivocabile il loro assenso alle modifiche del Piano e chiedevano che nel nome del futuro Istituto comprensivo rimanesse “Citriniti”.
Solo tre giorni dopo, allorquando la commissione aveva già approvato la delibera del nuovo piano di dimensionamento scolastico, ci sono giunte notizie del disappunto del Comune di Simeri Crichi per ragioni che ancora oggi non riusciamo a capire. Questa è la semplice realtà che nulla ha a che vedere con quella descritta, in maniera del tutto strumentale dal sindaco Mancuso, cercando evidentemente di mostrare vicinanza a chi fa di questo accorpamento solo ed esclusivamente una questione di campanile con altre realtà comunali.
Per quanto riguarda il Comune di Nocera, ci stupisce ancora la posizione del sindaco Albi, accolto ed ascoltato più volte negli uffici della Provincia ma che adesso racconta a modo proprio le vicende vissute. Rispondiamo solamente mettendo in evidenza un semplice aspetto: cinque Comuni, di cui quattro con atti ufficiali (Martirano, Martirano Lombardo, Motta S. Lucia e San Mango), hanno manifestato la volontà di creare un istituto comprensivo che abbia una propria autonomia con la creazione di una nuova dirigenza nel Comune di Martirano. A seguito di ciò, la Provincia di Catanzaro ha solo preso atto e accolto una richiesta netta e chiara proveniente dal territorio. Il sindaco Albi, che fa della questione una ragione solo ed esclusivamente campanilistica, avrebbe probabilmente preteso che la volontà dei cinque Comuni fosse stata soffocata a vantaggio del volere del solo Comune di Nocera. La Provincia non poteva permettersi un simile atteggiamento e ha risposto in modo chiaro. Abbiamo invitato sia il sindaco che il vicesindaco Cardamone a trovare un accordo territoriale con gli altri Comuni, esprimendo la nostra totale disponibilità ad accogliere qualsiasi iniziativa unitaria espressaci dal territorio. Tutto ciò non è mai accaduto. Non è mai pervenuta a questi uffici alcuna iniziativa unitaria dei Comuni interessati. Eviti il sindaco Albi di addossare ad altri le responsabilità proprie e cerchi magari di ricucire i rapporti con i Comuni limitrofi per addivenire ad una soluzione che accontenti tutti i territori.
La nostra porta rimane sempre aperta purché si faccia del confronto un momento per arricchire il dialogo tra istituzioni, ma soprattutto per trovare unità e collaborazione territoriale. Sono finiti i tempi in cui ognuno guarda al proprio orticello. Ci aspettiamo che per il bene della nostra terra in futuro arrivino richieste di confronto e di dialogo che mirino al benessere dell’intero territorio. Tutto il resto, soprattutto le sterili polemiche per accaparrarsi qualche consenso locale, a noi non interessa”.

 

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