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Il Tar Calabria, “ritenuto, con la cognizione sommaria che caratterizza la presente fase cautelare, che il ricorso per motivi aggiuntivi non sia dotato di ragionevole fumus di accoglimento,

giacché la soluzione censurata, che appare condivisa da più Comuni, risulta adeguatamente motivata e, al contempo, non sembra affetta da illogicità manifesta né travisamento dei fatti”, ha respinto la domanda cautelare che il Comune di Nocera Terinese aveva presentato avverso la Provincia di Catanzaro.
Lo ha reso l’Amministrazione provinciale guidata dal presidente Sergio Abramo, ricordando che il punto della discordia aveva riguardato il piano di dimensionamento scolastico 2020-2021, nella parte in cui era previsto l’accorpamento dell’Istituto comprensivo di Nocera Terinese a quello di Falerna rientrante.
“Il Comune di Nocera Terinese – affermano i consiglieri provinciali di maggioranza - aveva manifestato obiezioni circa la propria partecipazione nelle fasi di concertazione degli atti, contestando la violazione del giusto procedimento e del principio di leale collaborazione tra enti pubblici e la carenza di interlocuzione con le istituzioni scolastiche. Non abbiamo mai avuto dubbi sulla bontà del nostro operato, coordinato in modo ineccepibile, come da consuetudine, dal nostro presidente Sergio Abramo. L’Amministrazione provinciale si è limitata a rispettare rigorosamente gli indirizzi regionali sulla programmazione e definizione del dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2020-2021. Va da sé che il Comune di Nocera Terinese era stato ampliamente informato relativamente a tutte le attività precedenti l’approvazione degli atti oggetto del ricorso. A ogni modo, è bene ricordare che il coinvolgimento degli enti ed istituzioni nel procedimento ha solo valore consultivo e qualsiasi parere espresso risulta non vincolante, essendo onere dell’Amministrazione provinciale procedere al riordino della rete scolastica in conformità alle linee guida regionali”.
“Il nostro operato – hanno proseguito i consiglieri - ha portato ad eliminare una reggenza in virtù della creazione di una nuova dirigenza. Tale scelta è stata determinata dalla ferma volontà degli esponenti di cinque Comuni che, tramite atti deliberativi, hanno chiaramente palesato la loro propensione verso la soluzione poi divenuta definitiva. Non abbiamo fatto altro che assecondare i desideri dei territori, sostenuti dalle linee guida regionali, se questo non ha raccolto la benevolenza del Comune di Nocera Terinese certo non si può dire che non sia legittimo. L’Ente ha valutato i pareri tecnico amministrativi, ma ha anche considerato le esigenze della cultura locale e del territorio cercando di garantire un’equa distribuzione degli alunni”.

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